martedì 5 luglio 2011

Luis Sepúlveda, Diario di un killer sentimentale.



Luis Sepúlveda
Diario di un killer sentimentale
Il Sole 24 Ore, pp. 72

È appena arrivata la piena estate e già fa un gran caldo. Sarà un bel friggere sotto l’ombrellone e anche se piove(rà) spesso, l’unico risultato è (e sarà) un tasso di umidità da infarto.
In queste condizioni, diversi editori hanno deciso di lanciare l’offensiva al calo delle vendite, al nulla più assoluto della Fiera di Torino, alle uscite in massa di prodotti di pessima qualità e all’amletica questione del libro cartaceo o dell’eBook.
Infatti, da qualche settimana sono in edicola a prezzi stracciati e imbattibili sia per Amazon sia per ebay, diverse collane che rimettono in piazza il meno peggio degli ultimi anni e comunque i nomi più altisonanti con cui, probabilmente, questi stessi editori da cedolini quotati in borsa hanno qualche debito da saldare.
Così veniamo a noi e cominciamo questa lunga estate con il cileno – classe 1949 – Luis Sepúlveda che si è conquistato il suo spazio con Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (1989) che, ai tempi della sua pubblicazione, fece pensare alla nascita di un nuovo premio Nobel. Be’, per il Nobel non ci siamo, forse per motivi politici, ma di certo siamo di fronte alla scrittura di un romanziere che, tra un omicidio su commissione e un problema sentimentale da risolvere, sa cosa sia la narrazione di una storia degna di questo nome.
Il giallo si risolve in sette giorni e sette capitoli, brevi, veloci, tagliati su misura su un killer oramai all’ultimo incarico e con una carriera onorata. I suoi interlocutori sono altrettanto bravi e generosi da metterlo sempre nella migliore condizione, d’altra parte la vicenda corre nell’arco di settantadue pagine e non si può fare di meglio. Insomma, per non tradire le esigenze dei lettori, mi fermo qua e per quel che vale, vi assicuro che questo killer sarà un’ottima compagnia per un mattino al mare, un pomeriggio al circolo canottieri o una serata aspettando i figli di ritorno dalla pizzeria dietro l’angolo.

Produzione, Ithaca©

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