lunedì 29 agosto 2011

Grazia Calanna, Crono silente: intervista e recensione.

Grazia Calanna
Crono silente

intervista e recensione




1) Di che cosa parla il tuo ultimo lavoro e quanto la realtà incide sui temi della tua scrittura?
Non è semplice, tanto più per un libro di poesia, illustrare i temi. Mi auguro possano essere individuati dal lettore, dico soltanto che sono molteplici e che non si discostano dal nostro vissuto.

2) Quali sono stati gli Autori che ti hanno influenzato di più e perché?
Amo molto Ungaretti, “la vita si sconta vivendo”, e la Dickinson, “prima di amare, non ho mai vissuto pienamente”.

3) Cosa ti ha spinto a scrivere un libro di poesie? 
La vita con il suo invisibile/veloce procedere, semplicemente mi limitavo e mi limito ad appuntare i pensieri che mi attraversano di fronte alle immagini che scuotono la nostra quotidianità.
 
4) Qual è il futuro del libro?
Mi auguro, nonostante la rivoluzione tecnologica in corsa contro il tempo e contro se stessa, si possa sempre e comunque avere la possibilità di  inebriarsi, sfogliando un libro, dell’odore della carta; si possa poterlo  stringere al petto a lettura ultimata quando, rammaricati dal dover abbandonare i personaggi o, peggio, le parole che abbiamo tanto amato, che hanno saputo sfamarci, troviamo conforto e appagamento tattile.

5) Hai nuovi progetti in cantiere?
Non programmo, semplicemente quando non mi faccio vincere dalla smemoratezza intrappolo il pensiero tra le righe. Scrivere è fisiologico. È  sregolatezza, impulsività, espiazione…  




 Recensione

Crono silente di Grazia Calanna
Ed. Prova d'Autore



Quello di Grazia Calanna, autrice della silloge poetica “Crono Silente”, edizioni Prova d’Autore è – come ha scritto anche il critico letterario Giovanni Nuscis – uno sguardo arguto sul mondo e, conseguentemente, su noi stessi. La poetessa osserva il proprio tempo e lo immortala congelandolo dentro versi che possiamo definire definitivi, a tratti scomodi (sovente è più comodo non “ascoltare”); versi da leggere e rileggere (da scoprire e riscoprire)  mettendo da parte ogni pregiudizio per comprendere oltre ogni apparenza che ci troviamo di fronte ad una silloge intrisa d’amore per la vita (anche oltre la vita): “Dipartita / riporti in vita / ricordi avviliti dalla vita / gemme di sale in gocce di senso rinvenuto”. “Versi – scrive nella prefazione la scrittrice Savina Dolores Massa -, privi di ninnoli e di acchiappasogni. Nessuna moina in questo volume: fatti”. E, ancora, come da suggestive considerazioni del curatore letterario Mario Grasso con il quale assentiamo: “Infinite sono le vie per dire il vero, Grazia Calanna ha scelto quella più semplice, quella di un tipo di spontaneità che fu tanto cara a Umberto Saba, il poeta che ci ha lasciato per insegnamento che “La notte vede più del giorno”, una lezione che Calanna porta in sé con  fiera consapevolezza e umile approccio, anche per non urtare più di quel tanto il “conforme conformante conformismo”, nel quale chi più chi meno, tutti continuiamo a vivere immersi, anche nei momenti in cui ci ergiamo a giudici degli altri, trascurando di giudicare, anzitutto noi stessi”.



Intervista: Produzione, Ithaca©
Recensione: Luci Florio.
Copertina: Crono silente di Grazia Calanna, Ed. Prova d'autore, 2011
Fotografia interna: fornita dalla stessa Autrice.

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