domenica 11 settembre 2011

Dora Millaci, Un puzzle complicato

Dora Millaci

Un puzzle complicato

Edizioni Akkuria, 2010


Può una tranquilla gita in barca trasformarsi in un terribile incubo?
E’ capitato ad un gruppo di cinque amici. Una violenta ed inaspettata tempesta, li scaraventa su una piccola isola, sulla cui sommità si trova un faro. L’antica costruzione è abitata dai suoi custodi e sarà il loro rifugio per il week-end. Ben presto però il ritrovamento di un cadavere, sconvolge la tranquillità della comitiva. Si tratta di suicidio o di omicidio? Questo è l’inizio di una serie di disavventure ed incidenti. Le indagini sono svolte dall’Ispettore Hazlitt, uno dei cinque amici in vacanza. Purtroppo il ritrovamento di un secondo cadavere, mette in gioco tutti. Perché tutti possono essere i colpevoli di questo puzzle complicato, ispettore incluso.
Trascinante e coinvolgente avventura, che mette a dura prova i nervi del lettore per i continui colpi di scena.




L'intervista 

1) Di che cosa parla il tuo ultimo lavoro e quanto la realtà incide sui temi della tua scrittura?

Per una volta, mi sono voluta cimentare in qualcosa di diverso e così, questo libro a differenza degli altri miei lavori non è il risultato di ricerche, bensì è un romanzo di pura fantasia. Qui difatti, non troviamo riferimenti storici o geografici reali.
Un puzzle complicato (questo il titolo) è un giallo classico.
La storia è concentrata su pochi personaggi bloccati per un fine settimana in un vecchio faro, a causa di una violenta tempesta. Ben presto quella che doveva essere una gita di piacere, si trasformerà in un orribile incubo. Il ritrovamento di un cadavere metterà in allarme l’intera comitiva. Questo sarà solo l’inizio di una serie di disavventure. La morte violenta di una seconda persona, smuoverà acque ben più agitate di quelle del mare. Le indagini saranno svolte dall’ispettore Hazlitt, uno dei cinque amici giunti sull’isola.
Troppi segreti si celano dietro a quelle mura. Tutti saranno sospettati.
E come in un giallo che si rispetti, bisogna leggerlo fino in fondo, per scoprire la figura che si nasconde dietro a questo puzzle complicato.



2) Quali sono stati gli Autori che ti hanno influenzato di più e perché?

Per rispondere a questa domanda, devo fare una piccola premessa. A differenza di molti scrittori, che s’indirizzano verso un genere specifico, io ho la grande fortuna di possedere la capacità di districarmi in più generi. Di conseguenza si possono trovare in categorie completamente diverse dei miei scritti. Mi ritrovo così a pubblicare favole per bambini, emozionanti racconti per adulti che sanno sfiorare i cuori delle persone e libri di avventura ma anche poesie.
A questo punto, posso rispondere che sono davvero diversi gli autori che amo. Troviamo per esempio Edipo, Andersen, Dickens. La grande Aghata Christie per non parlare del mio mito Shakespeare. Proseguendo ci sono Hesse, Levi, Verne, Pascoli, De Saint-Exepèry. Arrivando ai giorni nostri seguo con molto interesse Patterson, Coelho, Cornwell o Bernstein.
Le mie letture spaziano in più direzioni, proprio perché amo avere una visione ampia della letteratura.


3) Che cosa vuol dire oggi essere uno scrittore?

Guardandomi attorno, ci si accorge che molti scrivono. Forse anche troppi, nel senso che non tutti hanno la capacità per farlo. Alcuni sono spinti solo dalla bramosia del successo facile. Si buttano letteralmente scrivendo cose mediocri e a volte pagano perché queste vengano pubblicate. Sono persone affascinate più dalla celebrità che ne può derivare, che non dal contenuto di ciò che elaborano.
Nel mio caso, è il piacere di trasmettere agli altri le mie emozioni. Sono felice infatti, quando le persone mi contattano facendomi i complimenti per come sono riuscita a coinvolgerli emotivamente o perché grazie ad un mio racconto, hanno ritrovato la voglia e la forza di andare avanti.  La mia ambizione, come dissi una volta in un’altra intervista, è di diventare una brava scrittrice, di quelle che tra cinquant’anni ci si ricorda ancora e magari, si studia sui libri di scuola.


4) Quali sono gli ultimi libri che hai letto? E hai mai comprato o letto un’opera in e-book?

Ne ho letti diversi. Ricordo per esempio: Il giorno prima della felicità di De Luca; L’antiquario di Sànchez; Una madre non dimentica di Rakha ed ora ho appena iniziato l’ultima canzone di Sparks.
Non ho mai letto o comprato un e-book. Per quanto sia inevitabile che la tecnologia si evolva, io amo e continuerò ad amare i “vecchi” libri di carta.
Per quanto non li prediliga, alla fine anche i miei libri diventeranno degli e-book.
Ho pubblicato difatti una piccola favola, che si può acquistare anche in formato digitale oltre che cartaceo.


5) Che cosa ne pensi della “rivoluzione” in atto nel mondo dell’Editoria e che rapporto hai con la tecnologia?

Come accennato prima, non possiamo fermare il progresso. E’ giusto che ci sia una “rivoluzione” anche in questo campo. In fondo però penso che alla fine cambiando i fattori, il risultato non cambia. Questo per dire che l’editoria, comunque sia il risultato finale, libro cartaceo o e-book, rimanga tale. E chi a voglia di leggere, continuerà a farlo.


6) Qual è il futuro del libro?

Molto probabilmente si spingerà verso il digitale. Molte riviste oggi sono on-line. Io comunque, continuo a preferire quelle tradizionali. Forse sarò vecchio stile.


7) Hai nuovi progetti in cantiere?

Un bravo scrittore non si ferma mai. Per lo meno questo è quello che penso. La mia mente è costantemente in fermento. Ho sempre qualcosa in ballo. In questo periodo sono alle prese con la stesura di un nuovo libro, ma anche di diversi racconti e sforno poesie in continuazione. Ho in mente inoltre molte nuove cose, per ampliare ancora di più i miei orizzonti.



Recensione


Romanzo scritto in stile semplice e lineare,che coinvolge il lettore fin dalle prime pagine.
La descrizione dei personaggi così particolareggiata, porta ad amarne alcuni più degli altri.
Personaggi che, di fronte all'ignoto, si trovano a far i conti con le proprie debolezze.
Gli eventi si susseguono, trascinano, affascinano, i continui colpi di scena, portano il lettore a fare varie ipotesi, ma la soluzione del puzzle è più che inaspettata.........

Un libro trascinante, pieno di tensione, decisamente diverso dai soliti a cui la scrittrice ci ha abituato. Non è però il solito giallo noioso, la lettura è molto piacevole e scorrevole. In questi anni Dora Millaci si è distinta anche con libri di avventura, arrivando finalista al Bancarellino e vincendo diversi premi con emozionanti racconti che hanno lasciato ai lettori gli occhi lucidi.
Lo stile è sempre quello: avvincente. Bastano poche righe per rimanere affascinati dai sui scritti.

Karl Poff



Copertina: Un puzzle complicato, Edizioni Akkuria, 2010
Quarta di copertina: Edizioni Akkuria, 2010
Intervista: Dora Millaci©
Recensione: Karl Poff

8 commenti:

  1. Un giallo intricante, pieno di misteri, cadaveri e omicidi senza un colpevole, ecco “Il puzzle da risolvere”. Dora Millaci, l’Autrice di quest’affascinante romanzo pubblicato nel 2010 per i tipi dell’Edizioni Akkuria, si racconta ai lettori di Ithaca con passione e, come afferma nell’intervista, con il piacere di trasmettere agli altri le sue emozioni.

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  2. Molto bella l'intervista, molto sentita ... la recensione e ovviamente il libro ... Complimenti. Cinzia

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  3. ho letto il libro e sono d'accordo con la recensione.come sempre la scrittrice Dora Millaci ci coinvolge emotivamente con i suoi racconti,che ,come giustamente ,asserisce nella sua intervista spaziano in piu' campi.questo li bro è da leggere tutto di un fiato e il susseguirsi di colpi di scena portera'd un finale inaspettato.
    intervista molto dettagliata e veritiera.
    complimenti ed aspettiamo il prossimo libro ! Giusy

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  4. bellissima intervista,,,,, grande la mia amica Dora!!! complimenti sinceri.. Giuliana

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  5. Ringrazio di cuore Erwin e Ithaca per l'intervista e la splendida recensione.

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  6. Ti ringrazio Cinzia... gentilissima.

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  7. Ringrazio Giusy, attenta lettrice delle mie opere.Mi auguro il prossimo anno di portar alla luce il mio nuovo romanzo.

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  8. Ti ringrazio Giuliana...

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